12 dicembre 2005

 

Primo stop

Dal nostro inviato – Prima sconfitta in campionato per il Muggiano, che cade sul campo dell’ Ardor Bollate.
Il campo pesante lascia presagire a una partita difficile, e Mr Farina opta per un paio di cambiamenti in formazione : Banfi ; Laneve, Ortu, Toffanin ; Latiff, Ventura, Milanese, Adami, Sforza ; Martinelli, Bertucci.
I padroni di casa si dimostrano subito in palla, e fin dalle prime battute dettano quello che sarà il tema principale di quasi tutta la partita: grande agonismo, raddoppi di marcatura, pressing e rilanci veloci sulle punte.
Il Muggiano invece non si adatta al tipo di gara, cercando di uscire palla al piede, e provando lo scambio stretto a metà campo, dove complici tre principali fattori – il dinamismo degli avversari, il terreno e la scarsa giornata di alcuni interpreti – fatica terribilmente a imbastire una qualsiasi manovra degna di tal nome.
Inizialmente i granata si difendono con ordine, poi i pericoli iniziano ad arrivare soprattutto dalla sinistra (la nostra fascia destra ) dove un comunque buon Latiff si ritrova spesso preso in mezzo da due avversari. Il secondo problema è certamente che le due punte aiutano poco il centrocampo e non riescono proprio a tenere su palla.
L’ Ardor appare certamente più determinata dei capolisti, e cominciano a spingere con insistenza. I primi pericoli arrivano su calcio piazzato : il primo finisce alto di poco, un secondo chiama Banfi a una grande deviazione in tuffo.
Ancora l’estremo difensore muggianese protagonista di lì a poco, quando è bravissimo a deviare sul palo un tiro da lontano ; sul proseguio dell’ azione la difesa riesce affannosamente a rinviare.
I granata soffrono, ma circa alla mezz’ora richiano di beffare incredibilmente gli avversari : al primo contropiede ben orchestrato Martinelli riceve palla un metro dentro l’area e calcia colpendo l’incrocio dei pali.
I padroni di casa riprendono il loro gioco, ma non hanno più occasioni fino alla fine del primo tempo.
La ripresa si apre con due cambi : Melis e Malandra rilevano Latiff e Milanese.
Purtroppo il canone della gara rimane pressochè lo stesso.
A centrocampo si lotta con più volontà, ma azioni pericolose non se ne vedono. Continuano invece a rendersi pericolosi i giocatori dell’ Ardor, e trovano il meritato vantaggio sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra : Banfi devia il cross, ma la palla torna subito in mezzo all’ area. Batti e ribatti, prima Laneve riesce a salvare sulla linea, poi la palla finisce sulle gambe dell’attaccante che realizza il gol.
Meritatissimo il vantaggio per i padroni di casa.
Purtroppo lo svantaggio non scuote più di tanto il Muggiano, che continua a faticare a imbastire manovre pericolose.
Il tema tattico della partita rimane invariato, e la situazione peggiora ulteriormente quando Toffanin, autore fino a quel momento di una buona prestazione, si fa espellere per fallo di reazione dopo una palla contesa a centrocampo.
Forse questo episodio demoralizza ulteriormente i granata, che solo nel finale riescono a impensierire la retroguardia dell’ Ardor, ovviamente lasciando spazio a pericolosi capovolgimenti di fronte.
Gli inserimenti di Crepaldi e Currenti portano in campo un po’ più di peso, e la palla staziona maggiormente nella trequarti avversaria.
Proprio all’ ultimo minuto Bertucci scatta davanti ai suoi marcatori, ma la gli palla rimane un po’ “invischiata” nel terreno, e non riesce a trovare il guizzo decisivo, e anche Ortu, che aveva seguito l’ azione, viene recuperato dai difensori.
Termina così la partita, con una giusta sconfitta per la capolista, la prima di questa stagione.
In effetti il problema non sta tanto nell’ aver perso, ma come si è arrivati a questo risultato. L’ impressione è quella di aver regalato 85 minuti a una buona squadra, sicuramente motivatissima. Perché è inutile aggrapparsi a scuse quali il terreno o il fatto che si giocasse al mattino : le condizioni erano le stesse anche per gli avversari.
Se ne è già parlato in altre occasioni, tutte le squadre che incontriamo hanno mille motivazioni giocando contro di noi, contro la prima in classifica. Era così per noi gli altri anni, è così per loro adesso. Un passo falso ci può stare, ma perché non giocarsela almeno alla pari? A volte ci manca ancora la mentalità da squadra vincente ; probabilmente noi non siamo il Figino dell’ anno scorso, o ancor di più il Vermezzo di due anni fa, che erano squadre che hanno ammazzato il campionato, forse perché decisamente più forti delle rivali. Noi dobbiamo conquistarci i 3 punti ogni singola partita, combattendo e soffrendo. Le motivazioni bisogna anche sapersele trovare da soli : ognuno di noi ha sicuramente le capacità e la determinazione per soddisfare le sue, ma soprattutto per raggiungere l’ obiettivo che unico e prioritario per tutti, la promozione.
E ci possiamo ( per non dire dobbiamo ) arrivare per la porta principale, vincendo un campionato che ci ha visti protagonisti finora e che può regalare ancora tante soddisfazioni.

Le pagelle

Banfi 7 – Il migliore in campo, e a tratti anche l’unico. Tiene la squadra in corsa fino alla fine
Laneve 6,5 – La difesa soffre, ma la colpa non è sicuramente dei difensori. Mette più pezze che può
Toffanin 5,5 – Fino all’ espulsione uno dei migliori, conferma la prestazione di domenica scorsa. Il rosso però pesa nell’ economia della partita, in queste occasioni bisogna controllarsi
Ortu 6,5 – Anche lui aiuta a tenere in piedi la difesa, nel finale prova a farsi valere come attaccante aggiunto
Latiff 6 – Preso spesso in mezzo da due avversari, non demerita. Lotta con carattere. Forse non meritava del tutto la sostituzione
(Melis 6 – Combatte sulla fascia e cerca anche di spingersi in avanti)
Ventura 6 – Combatte come al solito, ma trova avversari suoi pari. Fatica troppo in costruzione
Milanese 5 – Probabilmente non era il suo tipo di partita, ma lui non sembra far niente per invertire questa impressione. Non riesce a entrare in partita
(Malandra 6 – Il suo ingresso insieme a Melis blocca maggiormente l’ Ardor sulle fasce, ma si vede poco in avanti. Esce per un nuovo infortunio alla solita caviglia)
(Caputo 6 – Prima sulla fascia, poi in marcatura. Senza infamia e senza lode)
Adami 6 – Vedi Ventura. Combatte spesso in inferiorità numerica, e fatica a impostare
Sforza 5,5 – Da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più, ma prima sulla sinistra, poi in mezzo non riesce a prendere in mano la squadra
(Crepaldi 6 – Aggiunge forza e voglia a centrocampo, ma forse entra un po’ tardi)
Martinelli 5 – Lui è così : o imprendibile o avulso. Non tiene palla, non pressa, non fa movimento. Colpisce un palo che poteva cambiare la partita : alla fine sarà l’ unico tiro in porta del Muggiano
(Currenti 6 – Era il suo tipo di partita. Più pericoloso lui in pochi minuti, che le altre due punte in tutto il resto della partita. Anche lui forse poteva essere utilizzato prima)
Bertucci 5 – Come il compagno di reparto sembra fuori dal gioco. Stavolta non trova il guizzo vincente

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